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LA MADRE TERRA

"​Laudato si’,

mi’ Signore,

per sora nostra Matre Terra, la quale ne sustenta et governa"

(San Francesco d'Assisi)

​​Ogni volta che rileggo il Cantico delle Creature di San Francesco, non posso che ringraziare il Creatore per l'incantevole mondo naturale che ci ha donato. La vita nelle città e la frenesia degli impegni quotidiani spesso ci distraggono, facendoci dimenticare le straordinarie bellezze che ci attorniano: ma le anime sensibili non possono non accorgersi di tanta meraviglia.
Fin dai primordi della storia, la Madre Terra è stata amata, venerata, protetta e custodita dagli esseri umani. Le antiche religioni la dipingevano con caratteri divini, la adoravano e le riservavano profondo rispetto. Talvolta la chiamavano Dea Madre, Gea o Gaia: io, che ho l'onore di portare il suo nome, non posso che rattristarmi osservando invece il recente, vergognoso disinteresse verso l'ecosistema e le orribili azioni umane che rischiano di distruggerlo.
La situazione contemporanea è assai ben descritta sul piano metaforico da uno scrittore che molto amo: J. R. R. Tolkien. Nel romanzo "Il Signore degli Anelli", egli contrappone due forze avversarie: da un lato, l'Oscuro Signore coi suoi agenti del male, che uccidono gli alberi, massacrano l'ecosistema e usano la tecnologia per fini distruttivi; dall'altro lato, le forze del bene, che vivono in armonia con la natura, nella pace e nella prosperità. Queste sono protette e guidate dagli Dei della Luce, quegli angeli luminosi chiamati Valar: Manwë il Signore dell'Aria, Varda la Regina delle Stelle, Yavanna la Dea della Terra, Ulmo il Dio delle Acque, Oromë il Signore delle Foreste,
Aulë il Signore delle Rocce,​ ed altri.
Negli ultimi secoli, gli esseri umani hanno perso la consapevolezza di quanto sia preziosa e sacra la nostra Terra.

​​​​Fortunatamente, da qualche decennio, sono sorte iniziative in favore dell'ambiente, che stanno sensibilizzando l'umanità circa la necessità di tornare a prendersi cura con amore del pianeta.

Sento che anche le religioni e le vie spirituali avranno un importante ruolo in questo, nel futuro.
A partire dalla religione cristiana, è indispensabile riscoprire il pensiero dei padri della chiesa e dei santi in merito alla Madre Terra. Troveremo esempi di straordinaria levatura culturale e spirituale: San Francesco d'Assisi, San Bernardo di Chiaravalle, Santa Ildegarda di Bingen, sono solo alcuni. Osservando la vita del Cristo, non possiamo dimenticare la funzione fondamentale che ebbero gli elementi naturali nella sua predicazione, a partire dal concetto dell'Acqua della Vita. E, osservando le miracolose apparizioni della Madonna in ogni parte del mondo, dobbiamo rilevare quanto spesso Ella scelga di manifestarsi entro splendidi scenari naturali come grotte e sorgenti (basti pensare a Lourdes e Banneux).
Anche le altre grandi religioni hanno un grosso potenziale da questo punto di vista: il Buddhismo, col suo rispetto assoluto verso ogni essere vivente; l'Islam, che venera la Pietra Nera; l'Induismo e lo Shintoismo, con le loro divinità legate alla natura. Le nuove filosofie come la Wicca, il Neo-Druidismo e la New Age hanno fatto dell'amore per la Terra un loro pilastro fondamentale.

 

"​​Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà."
(San Bernardo di  Chiaravalle)

​​​​​Ho quindi nel cuore la profonda speranza di poter vedere, nei prossimi secoli, una grande mobilitazione ambientalista da parte di tutte le vie spirituali, tradizionali o moderne che siano. Il mio impegno intellettuale e culturale in questa direzione, al fine di promuovere tale processo, sarà sempre fervido ed instancabile.
In un mondo pieno di divisioni, conflitti e intolleranze, la Madre Terra rappresenta il comune denominatore di tutti i popoli e gli esseri terrestri. E' la sacra casa che Dio ci ha donato, è la mamma amorevole che ci nutre da milioni di anni. Ecco dunque perché essa merita di tornare al centro della nostra vita, del nostro impegno civile, della nostra devozione interiore e del nostro cuore.

 

Varda Elbereth,​

Regina dei Valar

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